di Franco Bartolomei
I nostri compagni del RISORGIMENTO SOCIALISTA, Beppe Sarno e Felice Besostri , che hanno sostenuto lo scontro giudiziale avanti la Corte Costituzionale sulla incostituzionalita’ dell’Italicum meritano tutto il nostro ringraziamento ed il nostro plauso incondizionato .
La sentenza della Corte purtroppo non soddisfa tutte le nostre e le loro attese.
Questa revisione della legge produce infatti un sistema che anche in assenza del raggiungimento della soglia del premio di maggioranza comprime ancora i piccoli Partiti , spostando in modo stringente la logica del voto utile direttamente al primo turno .
Inoltre mantenendo i capolista bloccati su microcollegi da 7 eletti, con possibilita’ di candidature ripetute in piu’ collegi , consegna comunque una legittimazione costituzionale ad una forma di condizionamento pesante dei vertici sulla vita interna dei Partiti.
La verità è che hanno normalizzato anche la Corte Costituzionale rendendola compatibile con gli equilibri di sistema, soprattutto ora che il movimento per la difesa costituzionale irrompe, sull’onda del risultato del Referendum costuituzionale , sullo scenario politico come una nuova soggettivita’ politica di massa destinata a scuotere gli equilibri politici costruiti nel tempo ad uso e consumo del sistema liberista e finanziario.
Lo provano le due ultime sentenze della Corte ,che chiudono la partita con il movimento referendario nato a difesa della legittimita’ costituzionale, quella attuale sull’ Italicum, e la precedente sulla non ammissione del referendum sulla parte del jobs act che ha stravolto l’art. 18 del vecchio Statuto dei Lavoratori .
Dobbiamo ripartire dal risultato ottenuto per andare ancora avanti , stavolta con l’iniziativa politica e la mobilitazione delle coscienze dei cittadini .
Dobbiamo evitare che questa sentenza chiuda sul nascere un movimento politico di massa , ben piu’ ampio della iniziale sfera giuridica dei ricorsi , che si prepara a difendere attivamente la Costituzione portando la mobilitazione sul terreno della elaborazione di una piattaforma programmatica di massa per la ricostruzione di un modello economico e di un sistema di rapporti sociali, che sia rispondente alla costituzione materiale reale che le norme costituzionali hanno delineato sulla carta .
La ricostruzione della nostra Costituzione materiale , così come delineata nella Carta Costituzionale, nei suoi principi ,e nei suoi articoli che inquadrano e definiscono in modo specifico il suo , ed il nostro, modello di riferimento dei rapporti produttivi ed economico-sociali, e’, infatti ,ormai divenuto assolutamente incompatibile con l’attuale modello di sistema economico , finanziario, e monetario .
Queste due sentenze della Corte sembrano ispirate da una logica comune diretta a raffreddare sul nascere un movimento di massa che ha la partricolarita’ di rafforzare il suo progetto sociale ed economico fondandone le sue ragioni sulla sua legittimazione costituzionale .