Cari Compagni e Care Compagne,
L’Assemblea Nazionale del Movimento per il “RISORGIMENTO SOCIALISTA”, composta da più di 200 militanti e quadri dirigenti giunti a Roma da tutta Italia, provenienti dalle diverse esperienze politiche e realta’ organizzate di tutto l’universo del Socialismo Italiano, che si riconoscono nel progetto di riaffermare il SOCIALISMO ITALIANO, COME FORZA PROTAGONISTA DI UN PROCESSO DI ALTERNATIVA DI SINISTRA AL QUADRO DI GOVERNO ESISTENTE, e come forza determinante di un più ampio processo costituente di ricostruzione della Sinistra italiana, indispensabile al “Risorgimento” Democratico, Economico, Sociale, Culturale e Civile del nostro paese, ha dato attuazione al punto principale della Dichiarazione di Intenti , approvata dai compagni il 27/6/2015 , costituendo come un nuovo soggetto politico autonomo il Movimento per il ” RISORGIMENTO SOCIALISTA “.
Il “RISORGIMENTO SOCIALISTA” nasce per essere il soggetto politico del SOCIALISMO ITALIANO nel nuovo scenario politico, sociale ed istituzionale che si va aprendo nel paese, nella convinzione che solo una forza politica, che concepisca il SOCIALISMO come il progetto generale reale che puo’ portare a soluzione la crisi delle nostre Società, puo’ pretendere di definirsi SOCIALISTA . La nostra scelta di affermare il ruolo del SOCIALISMO ITALIANO, su un terreno di valori e di programmi totalmente alternativo all’attuale classe dirigente, vuole essere una assunzione di responsabilità politica ed una dichiarazione della nostra volonta di batterci per il RISORGIMENTO SOCIALISTA nel nostro paese . Arriviamo a questa decisione partendo dalla consapevolezza delle ragioni strutturali e delle responsabilita’ politiche dello stravolgimento progressivo della nostra Costituzione Materiale, attraverso la destrutturazione di tutto un sistema Politico Costituzionale e Sociale articolato sulle grandi forze popolari costituzionali, all’interno del quale il SOCIALISMO ITALIANO aveva svolto un ruolo riformatore centrale sul terreno della gestione democratica dello stato e sulle politiche di riequilibrio sociale, ed attraverso lo smantellamento dell’apparato economico, industriale e finanziario pubblico più consistente di tutto l’occidente, che aveva costituito l’elemento trainante della capacità complessiva del nostro tessuto produttivo e del nostro mondo del lavoro di costruire la ricchezza e lo sviluppo del paese.
Noi vogliamo combattere il nuovo assetto di potere tecnocratico e neoliberista ed il suo modello di sistema di rapporti sociali , fondato sulla omologazione culturale ai valori del mercato come riferimento integrale della vita civile degli individui , governato strettamente dalle necessità di un sistema finanziario globale impegnato ad imporre nuovi forti processi di ristrutturazione del modello finanziario bancario e monetario che regola tuttora i rapporti economici dell’occidente capitalista, nonostante la crisi gravissima in cui ha già gettato tutte le economie più avanzate. Questo processo ha trovato nel nostro paese il suo soggetto attuatore nel governo Renzi, che completa e consolida nel tempo il quadro di stabilizzazione finanziaria e sociale realizzato attraverso il precedente commissariamento del paese con il governo Monti . Per questo vogliamo essere alternativi al PD, alla luce della sua mutazione politica in una forza moderata centrale che stabilizza e governa, all’interno di un nuovo assetto istituzionale del paese costruito forzatamente attorno alla unipolarità di un nuovo sistema politico, i processi sociali e le risposte di governo finalizzate a garantire, stabilizzare e perfezionare gli indirizzi di modello e di sviluppo dettati dai nuovi equilibri economici e finanziari globali che gestiscono di fatto le scelte dei sistemi di governo dei paesi sviluppati rendendo marginale l’autonomia dei loro centri decisionali.
Il “RISORGIMENTO SOCIALISTA” ha deciso di costituirsi in soggetto politico autonomo proprio per assumere un ruolo centrale nella ricostruzione della Sinistra italiana, attorno ad un progetto di modello di sviluppo alternativo al neoliberismo economico ed al governo tecnocratico dei processi sociali, fondato sul recupero della sovranità democratica delle istituzioni del paese nel governo delle scelte di interesse collettivo. Vuole essere parte determinante della costruzione di una alternativa , possibile e radicale , alla crisi del modello economico e sociale neoliberista, struttura portante di tutti i processi di involuzione progressiva della nostra costituzione materiale , e di risoluzione tecnocratica della nostra vita democratica, che stanno accompagnando la fine della nostra stessa sovranita’ statuale reale sui processi economici e le scelte sociali del paese , e portando, da ultimo, alla stessa crisi verticale delle capacita’ di rappresentanza di questo sistema politico. Noi vogliamo pretendere da noi stessi, per essere all’altezza del compito che ci poniamo, una capacità progettuale diretta ad individuare un nuovo di modello di sviluppo economico, di progresso sociale e di redistribuzione della ricchezza,sostenibile dal punto vista ambientale , qualitativamente diverso ed alternativo, all’interno di un quadro di rapporti europei e mediterranei, che veda il recupero della sovranità democratica degli stati fino al completamento definitivo della ricostruzione di istituzioni europee di tipo federale e democratico, in cui il governo dei processi economici e sociali, le scelte finanziarie di fondo ed i percorsi normativi tornino completamente e realmente nelle mani dei cittadini.
Per questo vogliamo definire e batterci per dare attuazione, anche attraverso un grande movimento popolare di lotta a livello europeo che dia forza alle scelte nazionali, ad un progetto complessivo di modifica dei trattati europei, in grado di ricostruire un quadro normativo comunitario che consenta la praticabilità di diversi modelli di sviluppo alternativi allo schema liberista su cui è impostato l’attuale sistema monetario dell’Euro, fondato sul sistema dei parametri rigidi di bilancio e sul potere di condizionamento assoluto della BCE sui sistemi di spesa degli stati, sulla assenza di veri poteri di governo democratico ed indirizzo delle scelte degli operatori economici privati nelle istituzioni di governo comunitarie e sulla centralita’ totale, quasi esclusiva, nei processi decisionali delle elites tecnocratiche legate al modo industriale, bancario e finanziario, formate culturalmente e funzionalmente in perfetta assonanza con gli organismi economici sovranazionali (FMI, BM, OCSE , WTO , BCE , ed il nuovo organo di controlo che scaturira dal prossimo TTIP).
Il nostro progetto di lavoro parte da tre idee di fondo che costituiranno il discrimine della azione futura del ” RISORGIMENTO SOCIALISTA”: La Prima , che la stagnazione delle economie dei paesi sviluppati , generata dalla crisi che ha coinvolto il capitalismo finanziario a livello globale, abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, in grado di minare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e di minacciare la stessa tenuta democratica delle società occidentali, ed abbia prodotto nella coscenza collettiva l’esaurimento definitivo delle idee-forza liberiste attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere che hanno guidato ed uniformato , negli ultimi trenta anni , lo sviluppo ed i modelli dei suoi processi economici, finanziari e sociali. La Seconda , che il socialismo, come concreto progetto storico, fondato sulla preminente valorizzazione sociale del lavoro nella vita dell’uomo, continua ancora oggi e in modo sempre di attuale a rappresentare la vera grande pacifica soluzione della crisi sociale, morale ed economica che minaccia lo sviluppo di tutta l’umanità, per cui non può più essere concepito e vissuto come un mero richiamo storico, all’ombra del quale gestire l’esistente, ma deve tornare ad essere interpretato come progetto concreto di riorganizzazione della società e dello stato. La Terza , che le politiche di governo di una forza che si possa a ragione definire Socialista debbano sempre rappresentare al governo le classi subalterne, puntando a governare e riformare in loro favore i processi economici e sociali esistenti , e debbano sempre tendere attraverso la costruzione di alleanze sociali a trasformare e modificare in favore del mondo del lavoro , e del merito creativo e produttivo , i rapporti di forza nella società, nella economia e nello stato, rinnovando sempre la fedelta’ ai propri vincoli di rappresentanza ideale e sociale . Sulla base di questi presupposti vogliamo lavorare ad una ristrutturazione di tutta la Sinistra Italiana nel quadro del processo in atto di rifondazione del Socialismo Europeo, fondata sulla riappropriazione di una nuova piena autonomia culturale e programmatica rispetto ai processi economici e finanziari , e sulla assunzione di una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale dei rapporti sociali, che possa consentire di individuare diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, nuove regole di programmazione e controllo sociale dello sviluppo economico ,e diversi criteri di definizione e valutazione delle variabili economiche che qualificano i processi di creazione della ricchezza sociale , per contenere all’interno di un quadro di tenuta democratica , di equilibrio sociale, e di redistribuzione della ricchezza , la forte restrizione dei livelli di crescita che attende le societa’ europee .
Siamo consapevoli che la riuscita del progetto di ricostruire a Sinistra un grande progetto di trasformazione democratica dei rapporti sociali e del modello di sviluppo globale rappresenti l’unica vera condizione che renderà possibile il mantenimento di una autentica prospettiva democratica a livello globale, tale da poter garantire la difesa della Pace. Il fallimento di questa possibilità, che ci si offre davanti, di canalizzare a sinistra il consenso verso un cambio di modello di sviluppo, aprirebbe inevitabilmente la strada a processi di contestazione antisistema di massa guidati essenzialmente dalla destra populista e pseudo-sovranista, aprendo rischi enormi di deflagrazione degli equilibri internazionali esistenti, e darebbe il destro alle forze che lavorano alla conservazione ed alla stabilizzazione degli equilibri liberisti, monetaristi e finanziari esistenti, ed al mantenimento degli equilibri geo-politici unipolari ad essi connessi o da essi derivanti , di puntare senza più esitazione a risolvere le contraddizioni del sistema, non superabili senza un cambio di modello per loro inaccettabile , attraverso uno scontro militare generalizzato con le realtà internazionali che contestano o intralciano quegli equilibri.
Compagni, noi saremo in grado di allontanare questi pericoli, consapevoli che l”alternativa ancora oggi e’, come sempre, netta davanti a Noi: SOCIALISMO O BARBARIE. E noi, statene certi , saremo all’altezza del nostro compito, verso il mondo del Lavoro, verso l’Italia e verso l’Umanita’ intera. Per la Democrazia, per la Pace e per il Socialismo. Per il RISORGIMENTO SOCIALISTA dell’Italia e dell’Europa.